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Festeggiamo la bozza numero 300 di Mostroblog! Questa.

Traguardo tondo tondo e senza approssimazione: numeri interi e reali, signori!
Il blog è nato da quando studio Lettere (e poi Italianistica) a Bologna, sotto la guida dei più importanti autori contemporanei italiani, professori ispirati dalla loro gioventù irrequieta o da voci più lontane. E così hanno iniziato ad interessarmi: Leopardi, Dostoievski, Kafka, Svevo, Pirandello, Michelstaedter, Saba, Montale, Gadda, Longhi, Anceschi, Vetri, Barilli, Hesse, Kerouac, Ginsberg, Burroughs, Bukowski, Roversi, Pasolini, Buzzati, Cavazzoni, Benati, Celati, Calvino, Perec, Magrelli, Damiani, Govoni, Ariosto, Boccaccio, Petrarca, Adams, Apuleio, Ovidio, Virgilio, Dante, Gramsci, Freak Antoni, MusicaPerBambini, Kurt Cobain, Meat Puppets, Nomeansno, Fellini, Monicelli, Risi, Magris, Severino, Nietszche, antica Roma, Medioevo e Rinascimento, Cinquecento, Barocco, Illuminismo, Novecento, i giorni d'oggi, eccetera ecceterone (come dice Longhi). Niente da fare, se volete sapere la Letteratura, dovete studiarla a Bologna. Se invece volete farla, basta aprire un blog gratis.

Fatto sta che di ispirazioni ne ho avute veramente tante, ma sfrutto quest'occasione datami dalla tecnologia di aggiustarmi un mio stile, cercare un mio modo di dire le cose che vivo come le vivo, in tutti i loro intricati rapporti col sistema-universo o natura. Naturalmente non tutte le cose che scrivo vengono pubblicate, Mostro in persona seleziona le sue migliori liriche in linguaggio umano, scrittura italiana, metrica tradizionale salvo rare eccezioni; le storie NON migliori ma terminate; i trip più pregni di significati; la lista aggiornata periodicamente dei migliori album musicali e dei migliori film in circolazione, che vi consiglio tanto tanto; più una breve ma pregnante galleria d'arte contemporanea. C'è QUASI tutto insomma, dalle prime storielle disincantate ma inquietanti sotto la nuova etichetta di divertimenti "Nugae", alle ultime poesie di ricerca e alla nuova sezione di enigmi più calzanti con la questione.

Che questione? Non riguarda soltanto me. È una questione che mi riproponete da anni tutti voi. È una voce che mi mandate ininterrottamente da anni. Grazie di questo. Ma i problemi me li avete creati voi!

Festeggiamo ancora: questo post è il QUARANTESIMO del 2016, mica poco... Uuuuiiiiii!!!


Mostro.

La scelta: matematica del destino

Dei rumori nella stanza scura
lontani. Indefinibili voci e chiavi tintillano
sbattono sui ferri poggiati sopra i marmi
lucidi. Venisse un re.
Scegliesse noi.
Scatole in fila di un supermercato:
le luci si accendono. Guarda! Che grande!
La stanza a perdita d'occhio, corsie di rimedi
ad intermittenza le più accattivanti disposizioni.
La pace, la regolarità
il sistema di vita, la miglior società
garantisce dall'alto un motivo di esserci
competitivi ci scavalchiamo
per i posti migliori degli scaffali.
Eccone un altro ch'è tale e quale
a me, a loro, agli altri e ai venturi
fuori truccati da grandi signori
ma pieni di merda e di fregature.
Tutti precisi perfetti uguali
dietro i marchi impressi a caratteri
già assimilati, un'altra etichetta
abbiamo tutti quello strato di cartone
che vorremmo la gente notasse
per utilizzarci, per essere scelti.
Nelle voci mattutine
una di donna si avvicina
mentre parla al cellulare,
passa e con la man mi afferra,
senza neppur guardare.

Popolo sommerso, o La memoria del futuro

Eppure siam tanti nel popolo sommerso
da quintali d'atmosfere. Penso a tutti quelli soli
coscienti dei lacci, se si tagliano li stacchi
è solo un'ora, non sempre è viva
la memoria del futuro. In certi è nitida
in altri fluida e spegne il cuore.
Forse siamo i paradigmi equivalenti
nei sintagmi slegati di autistiche sentenze.
E respiriamo la stessa antica aria.
Mastichiamo la secca sabbia desertica.
Vedi siamo proprio tanti, ma
non ci piaceremo mai.

Americani! (Dialogo per film)

[Inizio film: effettoni speciali. Colpo di scena! (troppo presto, sprecato)]

SCENA 1:

Un americano: "Americani?"
Due americani: "Oh my god!"

[Tutti si stupiscono!]

SCENA 2:

Due americani: "Americani!"
Tre americani: "Oh my god!"

[Scena drammatica]

SCENA 3:

Tre americani: "Americani? Americani!"
Quattro americani: "Oh my god!"

[Si risolve bene]

SCENA 4:

Quattro americani: "Ehi! Americani?"
Cinque americani: "Oh my god!"

[Tutti sulle spine!]

SCENA 5:

Cinque americani: "Ehi Americane! Americani?"
Sei americane: "Oh my god!"

[Scena sesso]

SCENA 6:

Sei americane: "Aaaameeeeeriiiiiiicani!"
Sette americani: "Oh my god!"

[Ridono]

SCENA 7:

Sette americani: "Americaniamericaniamericani?"
Otto americani: "Oh my god!"

[Non se l'aspettavano]

SCENA 8:

Tutti gli americani: "Americani!"

[Fine film]



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Altre Nugae

Poesia jazzcore

E' musica contemporanea, ciò che la musica da sempre esprime è un dubbio in forma di domanda, laddove oggi si intenda una macchina di risposte standard. Come se il sentimento avesse già il suo vestito a misure regolari 1-2-1 e tutto pari. Che l'esperienza vitale si risolva in un'onda di esperienza estetica da cui trarre lezioni per influenzare l'immaginario mette i brividi dall'entusiasmo. E' bene esplorarle.

Pronto ho una spina in mezzo ai denti
Aspetti! Ritratto la mia ultima affermazione
Occo acco occasionaleeeeeeeeeeeeeee
Wow che dolore! Nei nervi!
Ospito un gruppo di ammutinanti
So che soccomberò soccorsooooo
è arrivato il dottore: "ambasce" fu il responso
qua la pedina nel labirinto l'uscita là
come si giunge da A alla B senza incorrere ancora una volta nell'uso dei numeri irreali
?
.
Segno di autostima
Non è surreale se sorretto da un discorso
E fila come fonde
come fosse di formaggio il mio discorso
Pronto? Aspetti che le passo
il capo del filo ritorto del discorso mil_
_le_
_na_
_rio
Oppure è solo una scia d'aria e fotoni
un caso raro di contaminazione interplanetaria
interpretante che agli uccelli fa dir "Oibò"
non c'è più una steeeeeeeeeeeeeeella
amor contessa hai mani dentro agli occhi (verso stilnovista)
occaesi martyrii oculi leniter micanti (classicismo SPINTO)
Il libro perduto sugli alluci valghi di Laura di Petrarca
è stata un'ipotesi fatta dai filologi che pensano "cioè" ogni sei minuti
Si ritira veloce nei tubi l'acqua a pressione
che sembra un organismo compatto
ho la sensazione che mi berrà vivo
e me ne compiaccio! Che non so che fare
Pensai d'essere un pezzo duro e mi si sciolsero i fluidi.
Santa Maria prega per Noi. Santa Maria prega per Lui.
Avremo modo di ritrovare
noi nascosti in una buca
i papiri degli antichi
e le foto dei tuoi nonni
i giocattoli dei bambini
son sepolte sotto i piedi
fan rumore i fondi dei pozzi
coi relitti naufragati
o i remi dispersi.
Oh hai visto ombre
comparire fra nuvole e cielo
che si vedono di notte
se si han gli occhi bene attenti
e non si vede più il terreno.
Ne parlavano sciamani e tutto il popolo sentiva.
Ne cantavano poeti e il popolo si commuoveva.
Ne facevano teatri e luoghi di ritrovo
Ricette profumate, novelle, regali
Ogni cosa, dalla stessa pasta madre di crema.

Lume nel buio

Il lume nel bosco da sé si alimenta lì al buio tra i rami dove tremanti dal dubbio i miei passi incerto dirigo mosso da venti tra immobili f...