Cavalli
Centobuoi
Eravamo morti e già nascemmo
ma più miti, più cauti, più attenti,
dalle braci di un lectisternio
e di un'ecatombe sacrificale.
Quando i nostri più vecchi amici
ci hanno lasciato senza spiragli
decidemmo per sbaglio di disperderci
né fu l'ultimo dei nostri sbagli.
Da quanta arsura dobbiamo bere,
da quanta fame nutricarci dentro
se c'è un'annata di carestia
che dà le nostre parole al vento?
Il discorso è incompleto come
una nuvola in cielo non resta
perciò ci piace saperci aperti
ed inesperti del tempo che passa.
Potesse tornare l'avrebbe fatto
se non ci pensa pensiamoci noi
se per favore mi date una mano
a radunare cento altri buoi.
Anche tu nascerai
Primo marzo
Lo sconosciuto
La mano di chi è, che è nella mia mano? Il giallo al tramonto è bianco di luce che pigramente la mente mia imbratta. Sono un miraggio ai mie...
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