Massafra:

pensi come un vecchio mulo stanco
mi dici le cose e non finisci mai
confondi necessari e relativi
e per le strade non ti ritrovi più.
Vorrei ti accorgessi che noi speriamo:
abbiamo le ali oltre alle mani.

Giuro che io ti ho vista volare
di notte, di nascosto dagli sguardi
eri bella e volteggiavi nobile
parlavi di leggi universali
le traiettorie le più armoniose.
Salito il sole torni a dormire
per non mostrare le tue ferite.
Nessuno più vola di giorno
ma zitto aspetta la notte vibrando.

Ευφορία

Amo le tue esplosioni di vita
fammi ridere ridere ridere
tanto da finire tutta l'aria
fino ad ingoiare tutto l'universo.
Fammi vivere o fammene accorgere
perchè soli non si può stare
almeno non per sempre
non farmi rimpiangere di non
essere da qualche altra parte
o in un tempo da me mistificato.

Amo quando agiti le braccia danzando
disegnando nell’aria le note vuote
ma espressive del mio entusiasmo.
Amo quando hai tutta la vita
dentro di te e sai maneggiarla
come se avessi studiato anni
per dimostrarlo in quel momento
con quel tuo gesto prepotente e
del tutto legittimo verso il mondo.

Noi

 [voce di vecchietta: ]

"Sto per morire co-
me mi ricorderanno

come quella che pre-
parava brodi minestre
proverbiali pietanze
allattava puliva ogni gi-
orno a lavoro annoiavo
parlavo ero io così?

come quella genti-
le affettuosa vecchina
ficcanaso ossessiva
qui buona e lì cattiva
amata carina vestita
viziosa ero io così?

come quella nata
nel giorno due marzo
del trentasei spo-
sata vissuta in via n
num. mah due figli
gemelli ero io così?

come quella con
nome cognome che è
terza figlia nella fa-
miglia nipote di zia e
trisavola morte di ge-
nerazioni ero io così?

Scivolo piano andan-
do via io non ricordo
se io sia mai stata quel-
la che sono adesso".

Dicotomico me

Porto vita e dò vita.

Ho un calore naturale

forza della natura.

Mi han creato, ed anch'io

so creare. Ho riflessi

e istinti, sangue nei

vasi, e pulsazioni.

Cellule nascono poi

lavorano, e vanno.

Ho occhi ed ho mani. 

Ho i brividi ho sonno.

Ho la potenza ho l'atto.


Io, apro, ed io chiudo.

Io monto e seleziono.

Io sono un tutt'uno

di diverse entità

risultato e presupposto

di atti ed idee mobili.

Un giorno di questi devo andare a buttare uno schiaffo in faccia ad Einstein

Saltiamo a piè pari i pasti e veniamo al dunque. Avevo un migliore amico di una grossa persona in tasca, ma cadde quando la tasca si strappò. Prima di ciò, però, mi disse che il suo amore che aveva raggiunto livelli di alta metafisicità {alla platonica [neoplatonica (aristotelica),(nonchè Saffo), Catullo]e Venere} era saltato in aria provocando un sacco di morti.
Tra i morti ci sono anche un paio, ma che dico, un centinaio, di persone (-se non parlo delle persone poi loro ci rimangono male-)(-non voglio difendere le persone, ma vi giuro che sono esseri innoqui. E comunque sono amici miei…fanculo-). 
Un giorno di questi devo andare a buttare uno schiaffo in faccia ad Einstein, credo di avere già preso un appuntamento con la sua segretaria.

12 ago 2010

Superboh

Non ricordo la mia faccia

Tanto meno il mio nome.

Non mi vedo più le mani

Nè la mia stanza.

Non sento più la musica del disco;

Non ricordo per niente il giorno.

[Devo essermi perso dentro
qualche fossa oceanica.
Sembrano secoli ormai
Ho costruito una capanna].

Qui è tutto bianco.

E io non credo di esserci.

Il proposito e il caso

Neri, verdi, grigi, i fili si diramano. Tu ci scorri dentro inesorabile: inarrestabile
mi strappo la carne che sbrani - fermati - accartocciati.
Non ne avevi la minima idea, ma tutto capita e scorre e spezza
le corde che ho messo a contrasto.
Tutto inutile: non te ne accorgerai.
E poi squillano le trombe all'aria; il mondo fermo opaco opaco
Non cambierai, non riuscirai. Sta' fermo; entri nero verde grigio.

26/1/2011

Dovrebbero esistere delle esperienze che viviamo tutti insieme allo stesso momento

Il miglior mondo possibile è quello in cui ognuno costantemente osserva tutti gli altri ed è costantemente osservato da tutti.
Telecamere di sicurezza, non a vantaggio di pochi o della polizia, ma per tutti.

Quello che ci frega tutti quanti è proprio l'informazione: è impossibile per noi ora sapere esattamente cosa succede in ogni parte del mondo, o cosa succede nei vertici della società: abbiamo solo notizie filtrate.
Non solo: ora saremmo già tutti felici se sapessimo esattamente cosa è successo nei millenni di storia già trascorsi, se sapessimo quali effettive ragioni hanno spinto uomini di governo, militari, ecc... a fare ciò che hanno fatto.
Non essendo visti, uno si comporta nel modo più meschino e vergognoso (può permettersi di farlo), e non vedendo cosa fanno gli altri, rimane senza esempi da seguire.
Ma se ogni individuo sapesse di essere sempre osservato da tutti, sarebbe anche spinto ad agire nel modo migliore possibile. E viceversa, se tutti osservassero ogni individuo, non avremmo più inganni, frodi o ignoranza... nè pudore o tabù.

Io posso (!/?) La creatività ha scopi pratici

Notevoli sviluppi di flussi di coscienza sono avvenuti dal mesolitico/neolitico ad oggi. Li abbiamo tutti nel sangue.
Gli sviluppi, le evoluzioni, le derive, le distruzioni, le creazioni.
Abbiamo la creatività: il potere, i mezzi, le possibilità.

Cyberpunk

Ronzii di lampioni nel buio astrale  e non le speranze. Oggi due cuori si lanciano onde radio frementi angoscia che l'altro non le inter...