Un buco

Mai si distrae ma è poi sufficiente 
dico un buco semmai nella maglia 
sarà marginale nascosto ai bordi
determinante il nostro universo
i nostri pensieri, un giorno anormale,
visi dipinti i volti umani
il sole non deve guardare le ombre,
strappa la pagina e vedrai oltre
quello che a ognuno è dato guardare.

Umana sintassi

Il fiato ha legato ogni frase
ogni fatto, chiunque sia
al polmone dell'altro, ignoto
assente e necessario
alieno che è stato coinvolto 
a scambio equo di corpi
tra il tuo e il suo mondo.

Memento audere numquam

Osi strappare anche solo una foglia
tu che sei nato attaccato alla terra?
neanche una frutta secca l'è grandine
col guscio la copre dai colpi dei chicchi.

E tu a cosa credi? A uno sbaglio del caso?
chi nasce noce non si può schiacciare.
Chiunque trattiene bianche lenzuola
avite. E tu ti ci mondi la faccia?

Taci. Ti sovviene allora l'eterno
torci un capello, annienti ogni età;
ti fidi del mostro che sai sotto il letto
perché non vuoi vedere cos'è.

Corre la Storia su altissimi ponti
quando non cede un altro pilastro.

Novecento

Morto il cavallo non si fermò il carro
in traiettoria di un grande incendio.
Chi si trovò a viaggiarci dentro
visse un felice Millenovecento.

Ciò che ci slega

Lo sguardo ruba i tuoi lineamenti 
in previsione di ciò che ci slega:
dormi nel cuore di un temporale,
spero che un lampo imprima un ricordo

così che lo serbi anche se sperse
saranno le nuvole nel suo cielo:
tu poni tracce di oro sugli atomi,
io le raccolgo e ne faccio poema.

Non c'è una frase

Non c'è parola, non c'è una frase
ma tante tante tante; come tante 
le nuove occasioni di approccio,
gli accessi ai corridoi di casa,

tanti i buchi a una rete ingrandita
tanti equivoci sparsi corretti,
in tanti colletti delle camicie 
che ogni giorno indosso a lavoro.

Lo sconosciuto

La mano di chi è, che è nella mia mano? Il giallo al tramonto è bianco di luce che pigramente la mente mia imbratta. Sono un miraggio ai mie...