Il funerale di Vinnie Paul

Vinnie Paul è morto
stamane e la terra
ha un doppio pedale
e infuriata trema.
Che gelo si avverte
quando il ritmo continuo
all'improvviso cessa
e la Musica sbanda.
Quanta puzza di sudore
il suo funerale pieno
di gente agghindata
che si crede come lui.
E poi è sempre uguale a tutti.

In assenza

Mi hanno detto che ci sei
ancora
qui, nel mondo
ma soltanto lontanissimo
o in America o in Oriente
e adesso corri libero
sulle stradine dritte e infinite
che portano all'orizzonte e assolate
e che un giorno, forse,
deciderai
di fare il biglietto
e tornare dal tuo viaggio.

Mi chiedo
che cosa significa
quando dicono che usando i tuoi simboli
ti si possa comunicare
anche in assenza
se ti incarni in essi
o le tue concezioni,
o lì solo vorrei
parole non usate.
Non sopporto la leggerezza della gente che se ne frega, la banalità del male, la loro partecipazione attiva più o meno consapevole. Dovete fare bene le cose! O stare zitti per pudore.
Questa inesperienza a cui siamo tanto legati che ci porta via la vita! Che sarà fatta solo di vuoti discorsi già sentiti, con le frasi ben sistemate passate di bocca in bocca. Un programma in televisione, che schifo è tutta questa esibizione di vocalizzi e atteggiamenti bigotti?! Ma che è insultare i propri parenti davanti a gente più prestigiosa se non tradimento? Fate finta di essere tra i migliori quando si è con loro e sparate merda sulla gente comune, non siete come noi che avete appena finito di chiamare "merda"?
Vi schierate coi potenti e siete le loro puttanelle: fate ridere e arrabbiare con le insinuazioni, ma poi dovete entrare con loro in camera da letto e spalancate gli occhi dal ribrezzo. Ve lo diciamo noi gente più vera che non deve inventarsi un'appartenenza a un gruppo di cui non fa parte, siete voi che avete scelto deliberatamente anche con il vostro voto di essere annoverati tra la MERDA della nostra società. Siete i peggiori e lo avete scelto nonostante i nostri consigli, i nostri affetti che vi rivolgevamo. Ci avete traditi.
Fate tutto male. Arrangiarvi significa evitare di essere scoperti prima che vi facciano la multa. Approfittare! Merde: non vi sentite chiamati in causa e credete di meritare tutti i privilegi. Credete di essere liberi. Credete di non poter essere giudicati, o che facciamo tutti come voi, che non avete valori o volontà e ve la lasciate guidare dalla televisione-internet-meme.

Quando fallisci

Uh quando fallisci
a tenere il controllo di te
un bimbo lancia
la sua trottola
nella scatola dei giochi.
Troverai dei personaggi
marionette irreali
a tirare i tuoi fili.
Sono corde di un'arpa
accartocciata, e
puoi anche suonarle.
Forse quando siamo vivi siamo più lontani possibile da noi stessi, in cui torniamo una volta morti. Siamo "vissuti" da qualcun altro?

Certo, in vita abbiamo identità e ruoli predeterminati dall'ambiente e dalle persone già presenti quando nasciamo, che ci "fanno" o formano l'identità e l'idea che abbiamo di noi stessi; e in base a queste ci comportiamo.

La vera libertà è far vivere l'altro in ogni se stesso, non assecondare la propria volontà.
Vaffanculo a te che dici che si è ammazzata per paura di perdere la bellezza. Esiste davvero la paura di invecchiare legata al tempo e alla morte, non di non essere più carine. Fanculo tu e lei se vi piace l'apparenza momentanea, la moda, se è motivo di ammazzarvi. Ve ne dovete andare tutte e due se vivete soltanto se pensate di portare addosso la bellezza. Non parlate con la gente, non ditelo a nessuno, vergognatevi e basta se la vostra idea di vita si ferma ad "essere carina". E se non si è ammazzata per quel motivo, allora muoia la commentatrice di turno capace di ammazzare la seconda volta una stessa persona, già morta. Fai più schifo di quella morta che non ha spiegato niente a nessuno, quindi decidi tu che fare. Che vita di merda hai avuto da riuscire a indicare la causa della sua morte nello sfiorire della bellezza dal suo viso? Possiamo dire che non ci interessa e non è un nostro problema l'aspetto di qualcuno di cui non sentiremo mai parlare, o che non vedremo mai in vita nostra.
Seconda considerazione: le femmine alla moda e la loro stupidità.
Non bisogna appartenere per forza al genere femminile per rientrare nelle "femmine alla moda": diversi uomini diventano grandi esperti di apparenza. È gente che spreca la sua vita a voler apparire in un modo perché dentro hanno ben poco, e sarà tanto più appariscente quanto meno ha da mostrare della sua personalità. Che si può dire di una personalità "di classe"? Che è terribilmente banale e noiosa, e piuttosto lontana dall'originalità, dalla creatività, dal lavoro dell'intelligenza. Si accontentano, adeguandosi a quello che c'è già intorno. Devono avere tutto già fatto perché sono dei grandi inetti che si lamentano dell'inettitudine del mondo che loro stessi contribuiscono a creare, formando un vero circolo vizioso dovuto al fatto che rivolgono le critiche all'esterno e verso gli altri, piuttosto che verso se stessi. È facile pensare che abbiano avuto delusioni nel corso della vita e che si siano abbandonati perdendo la loro personalità; ma le delusioni capitano a tutti, anche a chi arriva per lo stesso motivo a rifiutare la moda, gli sciatti non di moda che da loro vengono odiati.
La stupidità consiste nell'affermare un'apparenza autoreferenziale, arbitraria, che vorrebbero racchiudesse la loro identità. La loro leggerezza o incapacità di riconoscere cosa è Buono e giusto e cosa è Cattivo o sbagliato, contribuisce alla decadenza del pensiero, che non viene allenato; perciò difficilmente una persona alla moda può rendersi conto di essere ridicola.
È quasi impossibile che la commentatrice social si renda conto di essere così stupida. È impossibile che una persona si sia tolta la vita per una questione così stupida e scontata, soprattutto se ha lottato tutta la vita per cancellare quella stupida idea, ma quella rimasta in vita poveretta sta peggio.

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Il lume nel bosco da sé si alimenta lì al buio tra i rami dove tremanti dal dubbio i miei passi incerto dirigo mosso da venti tra immobili f...