Questa poesia ha ricevuto la segnalazione di merito dalla giuria del Premio "Penna d'autore XXV edizione" nel dicembre 2021.
Quelle ombre del rosmarino
che riposano sulle rocce
bianche come barbe di santi
soltanto un lampo traluce
ed è un falco rapido che ascende
poi gira intorno e là rimane.
Sento il caldo che oscilla il terreno
perché l'aria profuma di aranci
e da lontano, c'è il suono del rivo
campestre che scorre sereno
umilmente a lavoro nei campi
bagnato dal sole placido estivo.
Vorrei stare per sempre
in questa terra non umana
dove il mondo si specchia nel cielo.
che riposano sulle rocce
bianche come barbe di santi
soltanto un lampo traluce
ed è un falco rapido che ascende
poi gira intorno e là rimane.
Sento il caldo che oscilla il terreno
perché l'aria profuma di aranci
e da lontano, c'è il suono del rivo
campestre che scorre sereno
umilmente a lavoro nei campi
bagnato dal sole placido estivo.
Vorrei stare per sempre
in questa terra non umana
dove il mondo si specchia nel cielo.