Cosa dice la letteratura

Come disse il primo uomo
Guarda qui che c'è di nuovo
Come disse anche Omero
Questo qui è il mondo intero
Come forse disse Socrate
Io non voglio fa' il burocrate
Come disse Aristotile
Forse il riso è anche utile
Come disse Giulio Cesare
Non venirmi a fare prediche
Come disse Gesù a Mefisto
Non bestemmiare, e Cristo!
Come disse Dante Alighieri
Non mi alzo oggi, l'ho fatto ieri
Come disse il Boccaccio
Se mi metto non ce la faccio
Come disse a lui Petrarca
Non pensarci e fai la cacca
Come disse il Burchiello
Ingrasso peggio di un vitello
Come disse l'Aretino
su coraggio e fai il cretino
Come disse Luigi Pulci
Oggi io vi prendo a calci
Come disse il Boiardo
Questo uomo è un bastardo
Come disse l'Ariosto
Questo è proprio un bel posto
Come a lui disse il Bembo
Il tuo viso è proprio orrendo
Come disse un giorno il Tasso
ho dormito come un sasso
Come disse il Tassoni
ho dormito come sassoni
Come disse il Marino
allora dormo, ma era mattino
Come disse anche Goldoni
Siete tutti dei coglioni
Come Boiardo disse Leopardi
Siete tutti dei bastardi
Citando Ariosto disse Pirandello
Comunque il posto è molto bello
Come disse Montale
Vi mando a fanculo e io vado al mare
Citando Petrarca disse Gadda
Anche quest'oggi ho fatto la cacca
Come disse Pasolini
Nvedi a sti du o tre burini
Come disse il buon Calvino
Manco uno che porta il vino
Come disse Camilleri
EgGgsda duddri e Dante Alighieri
Come dice Cavazzoni
Mamma mia quanti zozzoni

Nullacentrico (Giano bifronte Giano biculo)

Troppo abbiamo perso
sprecando tutto il tempo
nell'attualità
nel leggere i saggi scientifici
la critica contemporanea
ai modi di fare ridicoli
alla magia africana:
"Viviamo in tempi evoluti
Siamo i campioni della realtà..."
Se metti via il sistema di segni
a cui sei abituato
non c'è anno
non c'è centro:
non c'è
un riferimento.
Universo nullacentrico
e noi Giano bifronte
Giano biculo
dobbiamo rifare il caos
mischiare i libri in soffitta
spargere polvere dalla paletta
disfare letti muri tetti
dormire al cielo, sognare
mangiare e far sesso da porci
migrare fino a perderci.

Forse un giorno chiudendo la porta

Forse un giorno
Nessuno intorno
Chiudendo la porta
Sei quasi morta
Non te ne sei accorta
Ci hai chiuso il dito
Appena guarito.
Lo stesso mattino
Non vedi il gradino
Cadi per terra
Una mano ti afferra
Ti stacca la mano
La porta al suo piano.
Per strada di corsa
Ti ruban la borsa
Tu cadi sui vetri
E mentre ti arretri
Un'auto ti investe
Ti viene la peste
Ti stupra un vecchio
Va un'ape nell'orecchio.
E quando poi alla fine sei stanca
Ti metti seduta
E si spezza una gamba.

25 aprile

Sangue a terra il tuo colato vaporato sì ch'entri nelle vene verdi ancora negli eccidi nuovi  come un seme da nessuno piantato.