Le traiettorie della guida turistica

La strada non è scritta
come da esperti ingegneri
almeno quella pubblica

e se pure sarà dritta
non lo sono le traiettorie
della guida turistica

mi dicevo di affidarmi 
poi mi persi o attardai
qui non è come descritto 

sono dove non dovrei
in un luogo non segnato
fra le rotte delle carte?

o mi inganna questa guida
la mia meta è inesistente:
qui adesso per me è lo stesso

e vago a fortuna cercando
il portento a colori
dei volantini dei sogni



Mi siedo alla panchina sotto il pesco

Mi siedo alla panchina sotto il pesco
distante dalla lunga superstrada
accanto a me è seduto un gatto
gli gratto le orecchie e strizza i suoi occhi 
guardiamo campi e macchine al tramonto
al vento, sorpresi da un fresco ignoto 
che ci sembra proprio strano.

Scompenso, equilibrio

Nel tiepido talamico ricusa al diaccio di là dalla coltre
polemarco l'arconte e tesmoteta
a dettame stentoreo a nuovo profeta
cui si riduce. Furto di ignava attesa
tal'è il giorno la vampa di lampa di incisi su pietra a cammeo
e tale la breve lunghezza di onda sicura.
La cornea rigetta gocce di lacrime
a solcare il suo bel viso come terra le lame
di protervo spartano - che ellenico? - arcontato.
Non trascina l'origliare i talloni sopra il mare
ammanta di velluto dorsi scarni di inconscio
respinti al frangente a medesimo lido.
La lampadina guasta è più ardua da scovare.

Mi chiedo: quando io ti rivedrò

Mi chiedo: quando io ti rivedrò
in un tempo lontanissimo 
a miliardi di anni luce, non importa
che tu sarai cambiata ed io sarò diverso, come pure non importa 
se dei corpi avremo accenni
sufficienti a star vicini,
vorremo baciarci in fronte ancora 
come quando si era in vita
stretti attorno ad un pianeta?
Se sapremo ancora farlo
riusciremo a salutarci
a distinguerci a parlarci
come i migliori pomeriggi
delle nostre corte estati?
Io non credo onestamente
perché sarebbe un po' come parlarsi
al riflesso di uno specchio.
Che oltre fosse lo stesso di dentro
le mura ciclopiche ci disperiamo
piccoli insetti coi cannocchiali
talmente potenti da guardare attraverso:
c'è un filo d'aria e un poco di polvere
ma messi al riparo nel caldo rifugio
rinasce negli occhi la primavera.

Affumicatoi

Informi parole deformi per sé
perché non mi informi un poco di te
secondo la scienza la fonazione
permette lo scambio di informazione
esprime alla luce ciò che non brilla
ma stilla la vita che non sa parlare
vilipesa e indifesa dall'artificiale
raspo d'artigli di scaltro rapace
capace di attingere a selvaggina
dentro le porte di foglie e corteccia
dei nostri migliori affumicatoi.

25 aprile

Sangue a terra il tuo colato vaporato sì ch'entri nelle vene verdi ancora negli eccidi nuovi  come un seme da nessuno piantato.