Quadra mancante

A quadra mancante s'aggiunge universo
in tutto diverso da quanto previsto
oltre che sprovvisto di basi di logica
ma fior di retorica di atomi e pietre

il cui cambio sede è motivo di oltraggio,
fissarne dogmi soltanto un insulto 
che attende un castigo dai vivi e dai morti 
ai ferri corti, essendo colpiti.

Acqua falsa

L'acqua che fiotta da fonti marmoree
disseta le fauci secche a stento;
le nostre menti le vostre parole,
"Non è potabile": è meglio non berla.

Scalini. Agosto

Sugli scalini di questa contrada
una folla di turisti mai visti
più nel resto dell'anno. È agosto,
le piazze mangiate dai tavoli ai bar
e stordimento, dimenticanza,
un senso di assenza di ogni notizia
come se niente al di fuori sia vero,
oltre le ultime case del borgo,
oltre gli ultimi giorni trascorsi.
E forse davvero le guerre e gli scempi 
che affollano il resto dell'ecumene
qui non riescono a mettere un passo,
sconfitti all'impervia della scalinata.

Memento audere numquam (sintesi)

Strappi una foglia, un'unghia da un dito?
Le bianche lenzuola avite ingiallite
senza lasciare ogni cosa com'è.
Corre la Storia su altissimi ponti
quando non cede un altro pilastro
(chiunque è l'incastro tra travi in cemento,
chiave di volta che regge il suo arco).

Aspirazione

Quest'assenza è la cifra comune
a ogni bisogno, senso di ogni azione,
bassa pressione che tira a sé l'aria.

Fuor di proposito / senza intenzione

Si è spostati contro ogni intenzione
come pedoni da un giocatore 
che prova tattiche nuove di scacchi
sui suoi pezzi disobbedienti.

Senza pensarci ci si trasferisce
un dono d'amore onesto è il linguaggio
quando è accolto e accogliente
come afferrarsi mano per mano.

Saturo è questo deserto

D'articoli saturo questo deserto
di vicoli ciechi di un labirinto 
dove rallenta la mia carovana
ai fianchi di sabbia bianca di dune
e i cammelli si attardano ai clivi
ché li raggiunge un bramito parco.
Hanno già chiuso le imposte del cielo
scarabocchiato le stelle sul vetro
disseminato miraggi di oasi
e quelle fessure da cui vedi il vero
- solo tesoro o quel che ne resta -
saranno chiuse da litri di mastice,
d'arbitrio esiliate tra case di favole.

Vero di vita

Di denti, di ossa, capelli, nient'altro
che cose, come le cose, malate,
ripugnanti, di niente, e niente 
grandezza, fragile vita.

L'occhio non lascia permeare il noumeno
come una porta rimasta aperta 
da cui la pioggia riesce a entrare:
stretta dimora eretta sul mare.

Bergamo Porta Nuova

A Porta Nuova loculi macabri che seppelliscono già i morituri che adesso vedi comprare focacce  ai muratori cimiteriali. Li immagini tra ven...