I sensi assottigliano in nomi
brevi lampi, bagliori di un faro
e la mente li strappa in ritardo
ma è l'unica via che mi resta.
Siamo fatti per muovere gli atomi
sciolti in progetti innovativi
solo imitandoli al meglio
per evitare le parodie vili.
Penso e in silenzio contemplo
le forme del mare, del sole sulle onde
per generarle dal fondo
fattomi sfondo per un proiettore.
Ci vestono i fogli di carta,
l'ambiente li imbratta di sue venature;
una volta girata la pagina
ciò che si vede fa molta paura.
La bellezza di fare silenzio
è di urlare dell'urlo del cielo
la voce uguale alla Natura,
l'aspetto del vetro, la punteggiatura.