Dove ho nascosto i miei soldi (studio n.2)

Guardati intorno, se non c'è nessuno vai avanti dritto per un po', al buio sulla sinistra scendi: c'è un grande corridoio con tanti passaggi laterali. Avanti a sinistra. C'è una scala, scendi. Quando la scala si biforca vai a destra. Scendi, scendi, scendi. Arrivato trovi delle porte ai lati, prendi la quarta a sinistra e aprila. Attento alla bestia feroce. Accendi la luce, vedi sotto: apri e prendi la chiave.
Torna indietro, gira a destra e prendi la scala dritto in fondo: attento al dodicesimo gradino che può crollare, sali sali sali sali. Devi saltare quella fossa oceanica che si apre nel pavimento, prendi la rincorsa e salta dritto. Dritto, entra, dritto a sinistra. Attento alla bestia feroce. Sei in una stanza con tende bianche e drappi rosso porpora piena di specchi dalle cornici dorate come se fossi a Versailles. Dritto.
Dritto, dritto, dritto, dritto, dritto in fondo in fondo. La porta a destra: usa la chiave. Entra nell'armadio: c'è la Norvegia. Entra in Norvegia e cerca indicazioni per il più vicino aeroporto. Torna dov'eri.
Prendi un po' d'aria nelle strade del borgo e visita case e chiese che ti consigliano i viandanti. Fatti due settimane in Sardegna e vai avanti, dritto a sinistra. Scendi le scale e ti ritrovi a Kathmandu dove puoi facilmente rotolare a valle. Fatti una doccia e mangia un budino e quando il sole è basso senza farti vedere apri la porta vetrata ed esci nel vicolo.
Lì c'è una vecchietta e una bambina, fagli un inchino e loro ti portano dentro una casa dove scendi le scale e c'è un paesino sotterraneo illuminato da fiaccole e pieno di omini. Ti portano in una stanza scavata nella roccia e ti fanno sedere a un tavolo: parla col capo e lascia che ti dia un pezzo di roccia in cui abitare, vacci a vivere e fai come loro, non farti notare e scava una buca nella tua celletta.
Scendi, scendi, scendi: la pietra diventa sempre più calda. Dovresti trovare una falda acquifera: tuffatici e lasciati portare dalla corrente.
Sbucherai da un geyser in Islanda, quindi parti sempre con un telo abbastanza resistente da farti planare senza mai toccare terra fino all'Argentina, dove puoi sempre affittare un asino e andare dritto, dritto, dritto, dritto, sinistra, dritto, un po' a destra, dritto in fondo, sinistra. Sotto un albero c'è la valigia: prendi la valigia e dalla al meccanico baffuto addormentato: lui imploderà generando un passaggio temporale. Sprofondaci insieme a un materasso perché dura tanto e potresti annoiarti. Guarda sulla tua sinistra perché lì ci sono io: salutami con la mano e prosegui dritto.
Sbuca in fondo a sinistra e apri la porta. Piano!!! C'è una bestia feroce. Piano, piano! Piano!!! Attento!
Nooooo!!!

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25 aprile

Sangue a terra il tuo colato vaporato sì ch'entri nelle vene verdi ancora negli eccidi nuovi  come un seme da nessuno piantato.