Nelle mie pieghe

Che si sposta nelle mie pieghe
quando mi acquatto sul letto e giaccio
e forse le pieghe diventano onde
e forse le onde creste di abissi?

Che sono - che cambio da quel ch'ero ieri - ?
Che cosa rimane e che cosa svanisce
di me e di quel te che è dentro di noi
di quello che è nella terra e nel vento?

Ci sei? Ti ho vista! Mutavi apparenza 
l'ennesima volta, sincera e nuda
uscivi indifesa da un corpo che muore
e ti travestivi da un altro che nasce.

E poi ti rincontri in forma di noi
con diverse facce e memorie
donde noi ci crediamo individui
e proprietari di connotati.

Sei tu? Che sei in noi? E ti rincontri
e parli da sola, ti ami, ti arrabbi
reciti parallele parti a cui tu stessa assisti?
Attrice ideatrice e spettatrice di sé.

Mi indossi come al mondo
ogni taglia corrisponde.

Trapano parola

Trapano parola
da fuori a dentro
da dentro a fuori.
Chi l'ha messa
che trapana realtà?
Trapelano spazi
finora serrati
io mi ci tuffo.
Splash.

Mare invasivo

Fango e vento, o mia creatura
verbo dal nulla e di ciò vestito
fammi oceano questo cielo
il mare invade idee, anche.

Stralcio da "Nelle mie pieghe"

[...Mutavi apparenza 
l'ennesima volta, sincera e nuda
uscivi indifesa da un corpo che muore
e ti travestivi da un altro che nasce
...
Sei tu? Che sei in noi? E ti rincontri
e parli da sola, ti ami, ti arrabbi
reciti parallele parti a cui tu stessa assisti?...]

Nell'ipertesto

Questo giorno è ipertestuale
e rimanda ai libri dei morti
ma non temere mia dolce creatura
ecco chi nascerà domani: esce

a farsi sentire come un vento
un fresco o tepore, un abbaglio
che credevi star solo sognando
quest'oggi. Cambiate il riparo

nascituri e morti ridacchianti
sulle alture dei miei monti!
Vi scopriranno! su, lesti, fuggite!
Se vi prendiamo tutto scompare.

Una donna

Apparve una donna dal niente
e nessuno la ha riconosciuta

Forse una santa, o una morta
tornata nel mondo secoli dopo

Confusa abbassata al rango di umana
da dove vieni? Ti ho vista ammiccante

Sei stata mandata? Ti ho ricevuta.
Parlo cielo
entro nelle cose
cose m'entra in io
in vena, nei nervi,
sciolte un po' nell'aria
cielo parlo e dico
fuori le parole
ecco le mie idee
azzurre come cieli
colore trasparente
e mani come fumo
tempo parlo e ascolto 
tutti i discorsi
fino a ora fatti.
Parlo cielo
e piove nelle cose,
scende pioggia e bagna
le mie e altrui sinapsi
che poi non possediamo.
Mamma lingua
vecchia come il sole
mappe tra le stelle
e noi gli adolescenti
meno adatti
certo i meno esperti
che vieni? Altrove!
sei lingua, salta e corri
sei suono, 
sparisci che puoi in volo.

Bergamo Porta Nuova

A Porta Nuova loculi macabri che seppelliscono già i morituri che adesso vedi comprare focacce  ai muratori cimiteriali. Li immagini tra ven...