che insiste a sferzarti la faccia
e cade davanti ad una porta
né le stelle che se ne stanno mute
con la Luna curiosa che guarda
e che non sa sempre essere tonda.
Non insultare i fili dell'erba
che calpesti o che non puoi più
o che strappi e poi getti in aria
non gli animali, non i bambini
che si scambiano un tenero bacio
e parlano già di fughe d'amore.
Non insultare adulto formidabile
i morticelli impotenti e il tempo
troppo semplice in cui furono vivi
l'ingenuità delle età premoderne,
e di un sistema non molto complesso.
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