tuffarsi avanti nel fiume
i tori muggiscono a giugno
flauti di là dai fusti di canne.
Le schiene ritagli di cielo
argentee nelle alghe ed incuranti
di tutti gli scrosci che fanno sordina
a quel che c'è dopo e che c'era prima.
L'asettico prato rimasto inviolato la gola e le orecchie asinine permulce a metterci mani, pudende, saliva, la furia di stupratore su ve...
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