non sono più io, ma un io passato
quando d'inverno era bello salire
sulle colline coperte di neve
stretto tra stretti sedili danzanti
e il loro domestico odor di benzina
mio padre mia madre e i miei fratelli
con quella fiat tra bianche campagne
come la pagina dove io scrivo
- è come se oggi fosse lontano
lo ricordassi tra venti o trent'anni
e dove sono non so, né chi sono -
sento una flebile parte di me
che si distende e nasconde nel tempo
più grande di me e che mi contiene
la mia parete coperta di foto.
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