che fé tremare i muri alle torri
crollò il balcone, il palazzo crollava
attorno le statue e i monumenti
esiste com'io esisto e tutt'ora
copre le uova di morbide piume
del ventre che vogliono i serpenti
mimetizzata negli alberi alti
nel corso del sonno pomeridiano
divinità a miracol mostrare
che sotto i passi i suoi passi lei muove
e che la vita l'è base d'appoggio
rischiavo di perderla presa di mira
di non difenderla quando infamata
lei mi chiamava, ma non rispondevo
tutti ci chiama ma non rispondiamo
ma un graffio deturpa la facciata
a picco sull'impeto di scirocco
se una madre fa segno di andare
un palpitare, un bruciore nel cuore
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