Segno

sul muro il solco d'una domanda
che fé tremare i muri alle torri 
crollò il balcone, il palazzo crollava
attorno le statue e i monumenti

esiste com'io esisto e tutt'ora
copre le uova di morbide piume 
del ventre che vogliono i serpenti
mimetizzata negli alberi alti

nel corso del sonno pomeridiano
divinità a miracol mostrare
che sotto i passi i suoi passi lei muove
e che la vita l'è base d'appoggio

rischiavo di perderla presa di mira
di non difenderla quando infamata
lei mi chiamava, ma non rispondevo
tutti ci chiama ma non rispondiamo

ma un graffio deturpa la facciata
a picco sull'impeto di scirocco 
se una madre fa segno di andare
un palpitare, un bruciore nel cuore

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25 aprile

Sangue a terra il tuo colato vaporato sì ch'entri nelle vene verdi ancora negli eccidi nuovi  come un seme da nessuno piantato.