Terremoti su Marte

Terremoti su Marte la Terra intercetta
spinte di rocce padrone di Marte
tuonano gravi voci pesanti
distanza tra corpi celesti distanti
coperta a richiami agli astri suoi avversi.

A Giove che schiaccia lo sprezzo più fiero,
ammonisce la Terra e gli umani
che non v'è domani, e Marte infuriato.

Da sempre cantando copriamo le voci
danziamo alla luce e ridiamo all'amore
qui dentro al piccolo spazio abitabile

ci siamo rinchiusi alle spalle le onde.
Onde telluriche  disperse tenete le briglie
di questi pianeti? O forse la nebbia
e vapore è il vostro dominio? Venere
ora è gas tossico. Giove s'è sciolto,
Plutone è nuovo. Comprese nel vacuo
curvilineo vorticoso le Lune tramontano, ma allora
dov'è metà Giugno su Fobos e Deimos?
Se l'ora del sonno infine è relativa
altrove vivono anche i bei sogni
e ci sveglieremo in quelli di altri
non distinguendo il nuovo dal vecchio
ci spegneremo in una canzone.

La Moda è per gli Allocchi

La moda viene dal fatto che le soluzioni da lei adottate sono sempre imperfette, non vengono incontro ai nostri bisogni. Son fatte per altro, non studiate per voi: per questo cambiano spesso, perché dopo un po' anche i più allocchi lo scoprono e devon cambiare insieme a loro. La moda è capitalista, consumista, vanità e spreco di energie. Si è detto che invece aiutasse la mente a riconoscere a pelle le caratteristiche delle persone immerse nella melma indistinta delle masse pubbliche della nascente metropoli; che per esistere ha bisogno di propugnare un sistema capitalistico. Questo è vero soltanto all'interno di quella logica pubblicitaria non studiata per i bisogni della gente, ma per ragioni di mercato e il mercato non siamo noi. Sono assaggi o incarnazioni di materie plastiche verbali della possibilità; sono particolari e non generali; appesantiscono il flusso incessante del mutamento delle forme e disturbano i desideri, non li assecondano. Le mode dettano? A nome di chi dettano? Viene fuori ogni volta che qualcuno si vuole distinguere, e, non facendocela attraverso le sue doti razionali-creative, ricorre all'utilizzo di stilemi fissi e già collaudati da altri. Credere di cambiare l'organismo intero soltanto cambiando d'abito. Colpa loro perché si sono voluti esporre e invece ricadono nel ridicolo: ci hanno creduto. Seguire la moda non va di moda, quelli che credono ancora che i sottogruppi giovanili si distinguano solo dai loro giubbotti o dai loro capelli di solito sono quelli che cercano vestiti e capelli diversi dagli altri, per distinguersi da tutti senza mettere troppo in esposizione le doti ragionative. Noi ridiamo (ridere) di quelli che seguono le mode, perché stanno sempre a trasgredire sto cazzo e non propongono mai qualcosa di buono, di nuovo, di vero, di loro; solo discorsi vani tesi alla noia o all'autocelebrazione o alla trasgressione senza avere niente da trasgredire; non sanno che la trasgressione è un'arma che l'uomo ha quando è costretto in schiavitù. Loro invece da che si vogliono liberare? Dalla città? Usando proprio gli atteggiamenti pubblicizzati dalle metropoli? La moda è nata dalle donne borghesi di Parigi diventata la prima metropoli europea nell'Ottocento, perché nelle metropoli dovevano distinguersi dalle masse popolari: gente ridicola la borghesia modaiola! Negano di provenire dalla famiglia dei loro fratelli? Beh, le loro mode non saranno che segno di presunzione vezzosa, di masturbazione mentale esibita in pubblico, perversione erotico-etica da passeggi domenicali.

25 aprile

Sangue a terra il tuo colato vaporato sì ch'entri nelle vene verdi ancora negli eccidi nuovi  come un seme da nessuno piantato.