Sono venuto a chiarire due cose.
Una che parla non quello che scrive.
E quello che scrive non sa chi è che parla.
Come farebbe a parlare di me
un uomo comune come chiunque
che non riesce a sentire chi parla
né di che cosa né mai se lo chiede?
Sporca d'inchiostro la voce degli altri
l'altro che dorme e sogna i miei versi
di giorno si sveglia, ride dei sogni
e scorda che parla con l'universo
cingo il recinto del suo pensiero
fatto di giorni lontani e finiti
i loro azzurri turbati nel vento
dal bianco vapore di nuvole in volo.
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