Capodanno

Un capodanno coi soliti botti
finiti gli spari fitta una nube
parve inghiottire il moto dell'orbita
nella mezz'ora abbondante di auguri
come arraffanti nel cieco richiamo
del cappellino e della trombetta
sul nuovo buio, silenzio inedito 
un nuovo anno uguale ad un altro
senza neppure vedere com'è
ce lo prendiamo e vestiamo da vecchio
caricatura d'opportunità
dove in realtà non c'è spazio per noi,
per gli schiamazzi senza emergenza,
per riposare ancora un minuto
mentre un incendio consuma la casa.
Si festeggiava la fine di un anno
o che il vecchio si appropria del nuovo?

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25 aprile

Sangue a terra il tuo colato vaporato sì ch'entri nelle vene verdi ancora negli eccidi nuovi  come un seme da nessuno piantato.