Niente di buono

Vecchio! Scalci in aria seduto sull'orlo del precipizio
la zavorra ti butterà se continui a sporgerti urlando:
"Niente di buono, niente di buono in questo posto!"
la tua faccia sommersa dalle rughe i tuoi occhi
così stanchi e indecifrabili contengono tutta la tua rabbia
o forse cupa rassegnazione ad una vita che non cambia?
Gli occhi tuoi sanno che è tutto qui davanti e che
il suo compito è esserci senza altri significati
al contrario di te che sei tutto significato
e per giunta non esisti come anche gli altri.
Vorresti fosse lì tuo figlio cresciuto in palestra
forte e sicuro che arrivasse in silenzio alle tue spalle e
con un calcio ti spingesse dall'orlo nel vuoto.
Un figlio, un figlio vorresti tanto buono da ammazzarti
e che rubi ciò che adesso ti appartiene: la casa
la donna ed i frutti dei tuoi sforzi. E anche lui vorrà
lo stesso e suo figlio pure e riempirete il precipizio
a forza di corpi spodestati con violenza della brama
corpi che cadono verso il fondo del precipizio
felici o che non se ne accorgono.
E' poi normale vecchio ribellarsi attraverso il sesso
promiscuo con gli atomi della materia?
"Lecchiamo la materia succhiamo la materia
amiamo la materia eccitiamo la materia
scopiamo la materia stupriamo la materia
vestiamo la materia e la portiamo a spasso
tener per mano la materia parliamo con la materia
assumiamo la materia per produrre la materia
abbracciamo la materia inculiamo la materia
da milioni di anni lecchiamo tutti la stessa parete
sempre più lercia di sperma e peli ricci
tutti convulsamente a turno e superandoci
spingendo strattonandoci ridendo ammalandoci
una parete fredda guardiamo sorridendo inebetiti".
E tu, vecchio, ci pisci sopra? avremmo potuto
costruirci una casa, un intero quartiere ma è morta
e senza vita e non è mai nata. E forse già più viva di te.
Vecchio i tuoi occhi urlano che pretendi vivere
perché hai lo sguardo che resiste senza posa
su una sfilza di progetti andati a male
in cui credevi fin da quand'eri bambino
solo tu resisti ai colpi più duri quando un soffio
di vento ci butterebbe tutti giù dall'orlo.
Ma dunque nella vita non c'è niente d'importante?


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25 aprile

Sangue a terra il tuo colato vaporato sì ch'entri nelle vene verdi ancora negli eccidi nuovi  come un seme da nessuno piantato.