Calefazione dei Viventi

Un branco di cani divora un gruppo di bambini collegati con i fili alle montagne blu
Abbiate pietà slacciategli le scarpe altrimenti un genitore stanco non faticherà
A riempirgli le ossa di odori di cannella e masticarle affianco ai cani sopra il mare di fanghiglia
I bambini mutilati si contorcono con spasmi orrendi suonatori di privazioni permanenti
da ricoprire con protesi in ferro e ruggine trofei di lordura incompiuta attaccata
Bambini mutanti transpecie con teste di cane che rutta sbavando e gli occhi di bile
nascosti sotto balconi dei palazzi di città guardano gli altri sbattere a terra i piedi sbam sbam
aguzzano gli occhi e attendono in cibo del sangue da bere e violenza carnale
Arriva la consapevolezza del paradosso che il vuoto è totale quando rimani pura materia
meccanica pulsa in convulsioni spastiche in agglomerati di buio deforme inquietante
Che agghinderai con collane e silicone per portarla a spasso ad esser guardata come fosse meraviglia
E poi fogna hai nelle vene mosche verdi e vermi gialli a succhiare il cervello in degenerazione
Ogni gesto che tu compi ti porta alla progressiva e lenta decomposizione
Ognuno chiede il suo antipasto e il cameriere è premuroso. Venite a tavola finalmente è pronto.
Polvere e terra e sassi e polvere e sassi e terra e morte della specie come le balene
I fili scomposti da mani con zoccoli di un mostro che resta lì appeso al soffitto
Hanno fatto un gomitolo come un'orgia di atomi senza il centro né il nucleo
con la gravità, le ore dodici e cinquantuno ed i suoi riti quotidiani sorti in spontaneità
Abbiate pietà sgomitolate la matassa mangiate mio figlio staccandogli i denti
buttatelo in mare toglietegli l'aria aggiungete del burro e far rosolare.

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25 aprile

Sangue a terra il tuo colato vaporato sì ch'entri nelle vene verdi ancora negli eccidi nuovi  come un seme da nessuno piantato.