Terreno

Povera anima persa tra i meandri del terreno in cunicoli stretti ti costringono a passare. Credevi di non avere niente a che fare col mondo della gente che piange per ciò che non può avere, eri libera di volare su una corrente ascensionale soffiata dai sogni della tua innocenza piena di buoni propositi e di idee rivoluzionarie che ritornano nel tempo sempre e per sempre uguali. Povera anima ti hanno detto che non avevi le ali ma solo gambe molto lunghe e sottili ma che non te ne accorgevi; che non volavi ma rimanevi giù. Più in alto degli altri ma sempre giù insieme a tutti gli altri, dove gli innocenti vengono mangiati da porci luridi affamati che grugniscono grugniscono grugniscono bestemmie, che godono solo mangiando un'innocente che non fanno che ammazzarsi l'un l'altro e morire tutto il tempo. Ed è qui che io ti ho vista, triste e spaventata da questo luogo terribile, con i porci che masticavano le tue lunghissime gambe d'uccello per tenerti in mezzo a loro. Povera anima persa tra i meandri del terreno coi miei attrezzi da artigiano ti costruirò un paio d'ali leggere che ti portino in alto per non vederli, farti esplodere di luce e ridere di gusto e non tornare più.

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25 aprile

Sangue a terra il tuo colato vaporato sì ch'entri nelle vene verdi ancora negli eccidi nuovi  come un seme da nessuno piantato.