Quella luce quanto lontana
è rimasta una parvenza
non contenente nulla,
la ampliano lenti vitree
a giganti nebulose
ed è così che sopravvivono
- se vaga nello spazio -
gli incontri e le storie
da antico tempo.
Così un giorno fra cento
milioni di anni, quando la Terra
avrà cessato di esistere
un astronomo
galattico osserverà la Terra,
dall'alto saprà ogni mossa
che ora facciamo
e, vedrai, pubblicherà
qualche libro su di noi
che racconta
ogni piccola distinta scelta.
Quello che fai è determinante
non ruoli minori, no gente fuori.
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