L'errore

Ero dentro quell'errore del mondo
non accidentale ma necessario
nel foglio che cade spinto dal vento
ma soprattutto non molto più tardi
nel cellulare dal gomito, rotto
senza volerlo, e porca miseria:
poteva fermarsi! o evitare!
andare a due passi lì sul divano?
No! doveva accadere l'incidente
immeditato
- che sgancia le parti -
in fabbrica incastrate con ordine.
Così io nacqui, così la mia cara
specie difettosa sbraitante decoro.

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