La Poesia III

Mi apparirai nella notte d'estate
tra le luci con cui brilla il mare
che sprizza la spuma in mezzo ai palazzi,
tra le strade viste dall'alto
piene di traffico delle vacanze,
tra le donne affacciate al balcone 
dove asciugano i loro sudori,
tra le musiche stanche dei bar
degli uomini senza una faccia,
come una punta di ghiaccio 
strofinata sulla mia schiena 
la luce di un magma che erutta 
un germoglio tra noi e le stelle
con le foglie attaccate alle braccia,
una cascata infinita di acqua
voragine senza una base
come un giorno nel giorno, una casa
dentro una casa più grande
dove scendi le scale, ti affacci
e sei sul bordo di una gravina,
o una punta di freccia di selce
la cruna di un ago grande una porta 
mi apparirai se ti accolgo
riconosco, se colgo i segnali,
sarai trasparente in silenzio
mentre il mondo ti cammina addosso
rimani il suolo sotto le scarpe.

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