Il giallo al mattino è calore che avvampa
fra tegole alte su cime di monti
oggi rimane il presente come
mobile punto a caduta perenne
continua mancanza che stimola azione
otturazioni di crepe sul fondo,
stupri continui alla Natura Madre
e il farsi un disfarsi i tempi combusti.
Dentro ai raggi del sole che brucia
Vedo il suo sacro in forma di luce!
E tu che voli in un aeroplano
vedi scoprirsi i bei fianchi di donna
nuda che s'alza il lenzuolo da dosso,
svegliarsi le onde del mare, ruotare
le sfere e le cose immerse dentro
lì obbedire a correnti del mare
ti era impedito vederla spogliare
vedere il passo nel buio che compi
il mistero che ogni giorno ritorna
o il mistero che ogni giorno rimuore.
Volevi infrangere il muro di luce?
Non è la notte ch'avvolge la terra
ma il tutto chiaro che sveglia le fate
o giusto la linea d'incontro tra i due
su cui la luce nel mondo scompare
sospende la lotta fra bene e male,
conviene sempre dormendo vegliare
come civetta un sacro niente.
Ma una conchiglia che vuoi che ne sappia?
lei non ha occhi e viene cullata
ecco, aderisco alla sua religione
le membra rilasso contrite e dissolvo
nel vuoto elettrico a fine gennaio.

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