si stende sul fianco e comincia a guardarmi
e so che mi è accanto dall'aria che trema,
parla in silenzio, ma forte abbastanza
e quello che dice lo sento nei sogni
ne fa lo scenario, un mondo diverso.
Il suono esterno della sua voce
controlla adesso ogni parte di me.
Mi sveglio. Si dilegua e non la trovo,
non risponde se la chiamo e penso
fosse solo un'apparizione
ma ancora non so fuori o dentro di me.
Ma come Psiche accendo candele,
come Euridice ed io il suo Orfeo.
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