Vorrei spezzare una lancia in favore di una causa che ritengo veramente molto importante, soprattutto al giorno d'oggi, che ormai è normale sentire esclamazioni e lodi nei confronti di particolari parti del corpo: "Viva la fica!" o nella versione femminile "Viva il cazzo", due slogan molto efficaci tanto quanto universalmente utilizzati. Vorrei dire che secondo me non è giusto lodare solo il cazzo e la fica quando puoi esser contento, che ne so, dell'amigdala ad esempio. Inneggiare il cuoio capelluto, lo strato sub-epidermico, la laringe non infiammata, la pupilla gustativa...
"Viva il piede di destra!" esclamo certe volte, "Viva la pineale!" ma nessuno si schiera mai dalla mia parte.
Non è giusto che nell'epoca dell'emancipazione dei sessi c'è chi ancora è costretto a vergognarsi dei propri orientamenti sessuali, abituato a essere denigrato ed emarginato. E mi riferisco alla grande categoria di quelli etichettati come pervertiti. Per loro fortuna i tempi si predispongono alla loro inclusione nella società, e tutti potranno essere (ma lo sono da sempre) liberi di leccare le parti preferite della persona amata, in possesso di tutti i diritti che gli permettano di affrontare la quotidianità con dignità, e non cedere alle insinuazioni della massa benpensante.
Diritto di matrimonio ai pervertiti allora! Ai masochisti! Ai feticisti! Agli esibizionisti del parco! Ai pederasti! Dignità a chi si eccita coi vecchi, ai necrofili, agli entomofili, ai quadrupidofili, ai romantici, ai violenti, all'asceta, ai guardoni, ai solitari!
Un giorno mi candido e prometto diritti a destra e a sinistra, tanto siete tutti pazzi. Come fa uno, come fa a scegliere un giorno "Io sono uomo" o donna o "Io sono gay"? Come si fa a dire una volta per tutte e poi basta che cosa essere, che significa? Che importa? E se ti scopri di non essere già qualcosa, come puoi sapere che sei in realtà qualcos'altro che puoi benissimo anche non essere? E poi se scopri che non lo sei? Cos'è, cambi persona? Perché lo devi decidere e andare a dire all'anagrafe e al comune in modo da mettere tutto in chiaro prima della firma se l'amore non ha confini disegnati né di spazio né, oltre tutto, di tempo? E se io amassi una mucca e la mucca amasse me ma al comune mi negassero le nozze? Che razza di autorità si intromette in questo tipo di mio istinto? Che poi tutti diranno "Non andare con quello, che ama le mucche" o "Vorrei passare una serata con quello, che ama le mucche", e quindi tutti si diranno tra loro che io amo le mucche. E se dopo qualche anno mi accorgessi che non amo affatto le mucche ma gli spazi puntiformi? O le sale areate? O la forza gravitazionale, accidenti, qualcos'altro! Accontentali tutti a questo punto! Che se li dai solo ai lgbt l'affare mi puzza, sembra che qualcuno si ritagli un target economico e politico, si lasciano inquadrare in classi. È così, concedere diritti a poco a poco è strategico, è propaganda politica e finanziamento del business dietro ogni orientamento o perversione o genere di attività sessuale.
Mi piacerebbe che mio figlio non si sentisse emarginato quando diventerà pervertito, ma si trovi già i diritti e la parità di gusti, senza essere giudicato, contento, e contento anch'io che non lo si potrà giudicare in maniera negativa, come se avesse qualcosa in meno rispetto agli altri o di diverso e malato.

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