Premio Europa in Versi 2023 - premiazione 20 maggio 2023 Como

 Sabato scorso, 20 maggio 2023, ero a Como per ricevere il premio *Europa in Versi 2023* sezione poesia inedita in dialetto con la seguente motivazione: 

sono immagini forti, quelle di M., incise in una lingua poetica vitale ed energica, persino con una certa vena espressionistica: «Casa mia è tagliata in terra / con un coltello in mezzo a un sasso / e tra tutte le altre che hanno tagliato / si fa largo la via tutta storta / urtando contro le pareti». Attraverso un dialetto sempre mosso e guizzante, M. riesce a comunicarci l'amore che lo lega alla sua terra, collocandosi giusto a metà tra idillio e invettiva.

La giuria era così composta:

- Presidente di Giuria per la poesia: *Milo De Angelis*, poeta;

- Presidente di Giuria per la Narrativa: Prof. *Gianmarco Gaspari*, Docente di Letteratura Italiana, Università dell’Insubria DiSUIT – Dipartimento di Scienze Umane e dell’Innovazione per il Territorio – Direttore dell’International Research Center for Local Histories and Cultural Diversities Università degli Studi dell’Insubria;

- *Elisabetta Broli*, giornalista e scrittrice;

- *Chiara Evangelista*, giornalista e scrittrice;

- *Bruno Galluccio*, poeta;

- *Roberto Galaverni*, critico letterario e giornalista culturale del Corriere della Sera;

- *Laura Garavaglia*, poeta e giornalista, direttore del Festival Internazionale di Poesia Europa in versi;

- *Andrea Tavernati* poeta, scrittore, vice presidente de La Casa della Poesia di Como;

- *Martina Toppi*, giornalista e collaboratrice di blog e riviste letterarie.


Vi consiglio di leggere i poeti inseriti nell'antologia del premio già in vendita online; teneteli d'occhio, sono tutte letture bellissime da fare. Eccoli tutti:

Sezione poesia edita: *VALERIA ROSSELLA, ROBERTA CASTOLDI, QUITO CHIANTIA*. Sezione poesia inedita: *ELISABETTA SANTINI, MARCO CARRETTA, DANILA DI CROCE*. Sezione poesia giovane: *CARLOTTA ALESSANDRA CATTANEO, DAVIDE COLLETTA, KAMIL SANDERS*. Sezione poesia inedita in dialetto: *ALFREDO PANETTA, NICO BERTONCELLO, MARIO MOTTOLESE*


Durante la premiazione una ristrettissima selezione di poeti provenienti da tutto il mondo ha letto le sue poesie. 

Ho assistito a reading grandiosi!

C'erano i bravissimi italiani: *Laura Capra, Deborah Zingarello, Giuseppe Bova, Emilio Coco*; e i poeti esteri, *Kieu Bich Hau*, poetessa, narratrice e giornalista del Vietnam, vincitrice di numerosi premi di letteratura a livello nazionale e internazionale; dalla Corea del Sud *Kooseul Kim*, Professoressa Emerita di Letteratura inglese all’Università di Hyupsung, *Dongho Choi*, anche critico letterario, studioso di letterature orientale e occidentale, *Ko Doohyun*, giornalista della principale testata nazionale di Seoul; dalla Russia, *Julia Pikalova*, laureata in Lettere all’Università di San Pietroburgo e in Amministrazione del Business presso l’Università Statale della California, si dedica ormai totalmente alla poesia; dagli Stati Uniti, il poeta beat *William Wolak*, fotografo, artista del collage, nelle sue poesie, apparse in oltre cento riviste, esplora l’eros; dalla Colombia, *Carlos Velasquez Torres*, traduttore, musicista, accademico e co-direttore dell’Americas Poetry Festival; dall’Ungheria, *Attila Balazs*, le cui opere sono state tradotte in 20 lingue ed è stato invitato a diversi festival letterari in tutto il mondo; dal Kosovo, *Jeton Kelmendi*, professore presso l’AAB University College e membro attivo dell’Accademia europea delle scienze e delle arti di Salisburgo, in Austria.


Per concludere, vorrei anche condividere le poesie che mi sono piaciute di più. (Già pubblicate sul web)


*ME LA RICORDO ANCORA (di Emilio Coco)*

La costruivo mattone su mattone

con la mia fidanzata

lì dove la stradale provinciale

s’incrociava con una carrareccia

che portava al paese.

Ci fermavamo lì seduti su un muretto

forte abbracciati e con gli occhi sognanti

a pensare la nostra bella casa

costruendo rifugi per l’amore

su un’amaca attaccata al tronco del ciliegio

o sul prato odoroso di mentuccia

in un giardino tutto recintato

a ripararci dagli sguardi estranei.

Nessuna casa intorno

la più vicina ad oltre cento metri.

Mi turavo le orecchie

allo strepito della scavatrice

che ammontonava nuvoli di terra

nel cassone di un camion sgangherato

o al frastuono delle autobetoniere

che con i loro tubi riversavano

fiumi di calcestruzzo

nelle casse di legno dei pilastri.

E la nostra villetta prendeva consistenza

con gli allacci delle tubature

la posa del parquet e degli infissi

con il letto a due piazze sistemato

al centro di una stanza tutta in rosso.

Quante volte l’abbiamo immaginata

seduti sul muretto

di quel pezzo di campo invaso da sterpaglie

ma eravamo giovani e le tasche

risuonavano a vuoto

e in quel posto rimase

la cenere di qualche sigaretta

col mozzicone spento sotto il piede.

E lasciammo la casa confinata per sempre

nell’angolo più buio della memoria.

Perché così succede

perché s’invecchia in una casa estranea

senza nessun muretto e brama di volare.


. . . .


*IL BUCATO (di Dongho Choi, Corea del Sud)*

La fragranza della pelle che emana dai seni materni

Un raggio di sole che trabocca, bianco e abbagliante

Come le squame di un branco di sanguinerole

Che risalgono dal fondo di una vasca di nichel argentato

Il respiro bianco

del bucato che si asciuga

Steso in alto

Sventola i raggi del sole con due braccia

La fragranza del respiro di una madre trasportata dal vento.


. . . .


*LA MIA VITA È UNA POESIA (di Kieu Bich Hau, Vietnam)*

Volare alto nel cielo

Raggiungere il mio uomo ideale

Caldi abbracci e mente aperta

Chiudere gli occhi e vivere una splendida vita

Sorridendo sempre

Senza problemi finché siamo accanto

Non un passato doloroso, né un futuro nero

Che possano turbarci ora

Non sapevo

Che l’amore fosse così puro

Che il paradiso fosse in noi

Anche il silenzio può parlare

Una sola volta per tutta la vita.


. . . .


*RITORNO ALLE FONTI (di Jeton Kelmendi, Austria)*

Certi segni sono disseminati dappertutto

Fino alla collina dove sibila il respiro,

Due notti d’autunno e i nostri baci

Bruciavano sopra il nulla.

Da quel giorno fino ad oggi

Tante anime, tante notti

Sono passate,

Ma ritrovo ancora una volta

La nostra vita di un tempo.

Del soffio dell’anima allora

Sopravvive la memoria

Nella coscienza

Di questa sera abbandonata;

Si guardarono

Negli occhi,

Sebbene la collina dietro di loro,

Testimone di quel tempo passato,

Del tempo vissuto,

Custodiva lo spirito splendido, angelico,

Custodiva la natura di un amore

Unico,

E l’effondersi del canto.


. . . .


*William Wolak, U.s.a., SEGNO DI BELLEZZA*

Inafferrabile come una goccia di pioggia

che cade

l'ombra di un colibrì,

il segno della bellezza aspetta

come il punto preciso

in cui finiscono tutte le nuvole.


È l'unico specchio

del bersaglio.


è un seme di anguria perso

caduto su una tovaglia da picnic.


Cerca in ogni cosa

la luce ignora

il segno della bellezza

fugace bagliore nel buio.


. . . . 


*AUBADE (di Valeria Rossella)*

Il passo sciancato del vento tra le foglie

è simile a quello del mio amore è simile

alla morta farandola che i gusci degli insetti

danzano con le immagini dei ragazzi col piercing e l’aritmia cardiaca

negli specchi dei bar che chiudono alle quattro del mattino

quando tramontano gli occhi imperturbati della notte

gelidi sfaccettati occhi di mosca.

È ottobre:

il vecchio dio cieco ci vede come ombre.

Qualcuno smonta il turno con le ambulanze e i camion

della nettezza urbana, e il grido

che annuncia l’alba pare di un uccello

invece è il tempo che piange ininterrotto [...]


In foto: l'autore di Mostroblog, Roberto Galaverini, Laura Garavaglia, Milo De Angelis (Como 20 maggio 2023).


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