Torno da te, mia sorella carnale
studente di lingua e letteratura
per colorare la lingua di verde
chiaro di ulivo, acceso dei prati,
scuro di salvia e di rosmarino,
e del celeste come stamattina
che io respiro e che mi rinfresca
all'ombra di una chiesa del Seicento
piena d'edera dentro un vigneto.
Una sintassi scolpisce i suoi rami
fa le parole grappoli rossi
dolci quanto più crudi e spontanei
pieni di semi che sputa la bocca
oh, è l'estate che mangio a chicchi
e mi scalda le nuove intenzioni
col succo più dolce per me.
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